Il Villaggio Solidale sostenuto da FOCSIV e Coldiretti con la Campagna RISO prende forma.
Il 16 luglio scorso ad Arene Serrazze, proprio accanto al tristemente noto ghetto di Nardò, arrivano i camion, questa volta non per prendere i braccianti ma per montare le tende, far arrivare l’acqua e persino il presidio medico sanitario. Quest’anno i migranti, almeno 160 di loro, faranno le docce.
“Abbiamo già consegnato 12 moduli igienici e 6 docce per la realizzazione del villaggio solidale a Nardò dove è necessario garantire condizioni di vita dignitose agli immigrati che lavorano in campagna. Lo ha annunciato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel corso dell’Assemblea Nazionale nel sottolineare che si tratta del primo obiettivo raggiunto grazie alla collaborazione con la Focsiv, che prevede anche la realizzazione di 38 interventi di agricoltura familiare nelle aree più povere del mondo a sostegno di 114.248 famiglie di contadini per evitare che siano costrette a migrare verso i Paesi più ricchi dove spesso li attendono la sofferenza, l’emarginazione e il rischio del caporalato.
Si tratta di un impegno concreto di solidarietà che da solo non basta – sostiene Moncalvo – a spezzare la catena dello sfruttamento che sottopaga i prodotti agricoli e il lavoro nei campi e provoca la sofferenza, l’emarginazione e il caporalato. Servono pene severe e rigorosi controlli, ma soprattutto e una grande azione di responsabilizzazione di tutta filiera, dal campo alla tavola, per garantire – precisa Moncalvo – che dietro tutti gli alimenti, italiani e stranieri, in vendita sugli scaffali, ci sia un percorso di qualità che riguarda l’ambiente, la salute e il lavoro, con una equa distribuzione del valore che non è possibile se le arance nei campi sono sottopagate a 7 centesimi al chilo e i pomodori poco di più”.